L’elettrostimolazione come allenamento rivoluzionario muscolare

Il nostro campione Crisafulli ci illustra i vantaggi e gli svantaggi delle sedute di elettrostimolazione.

Già da molto tempo ci si interroga se l’elettrostimolazione abbia o no effetti realmente efficaci, soddisfacenti ma soprattutto veri e concreti sui muscoli dell’essere umano.

Molti sono gli elettrostimolatori in commercio e vari sono i prezzi di questi.

Pochi però, sono quelli che veramente possono apportare miglioramenti muscolari e non solo al fine di ipertrofizzare.

L’elettrostimolazione si basa prevalentemente su principi di attività fisica passiva e non dunque controllata dal cervello che, con energia elettrica alternata quadra bifasica, innerva la placca motrice del muscolo che a sua volta contrae tutte le unità motorie sincronicamente (fibre muscolari). Più intensa sarà la “scossa” tante più fibre si contrarranno durante la seduta.

Nel body building soprattutto in questi ultimi anni, si utilizzano molto gli elettrostimolatori che permettono uno sviluppo più massiccio in parti settoriali o carenti a causa di traumi o per genetica.

Questo metodo di allenamento non sostituirà mai l’allenamento coi pesi, ma può sicuramente avere un effetto sinergico con quest’ultimo migliorando conseguentemente la forza, la resistenza, il recupero post-esercizio, ma anche la riabilitazione del muscolo dopo un periodo di stasi medio-lungo e dunque atrofizzato. Sul mercato ormai ci sono apparecchi di tutti i tipi e generi, ma bisogna fare attenzione anche alla qualità perché è pur sempre un apparecchio elettrico sofisticato e non un giocattolo da sottovalutare e nessuno vorrebbe avere effetti indesiderati. Ad esempio un parametro che può farvi riflette è il prezzo stesso, rapportato ad altri in commercio. Qualche differenza senz’altro ci sarà e sicuramente quella che contraddistingue un buon elettrostimolatore da uno meno soddisfacente.

Dunque gli effetti che si possono trarre dalle sedute di elettrostimolazione sono molteplici:

Miglioramento delle carenze muscolari:

In termini di qualità perché l’energia che scaturisce è comandabile a piacimento penetrando più affondo nel muscolo contraendo le fibre più profonde.

Riabilitazione post-traumatica:

Contemporaneamente a sedute di fisioterapia è sempre raccomandabile muovere la parte per ritrovare il normale equilibrio muscolare riducendo l’atrofizzazione e aumentando la circolazione sanguigna.

Migliorare le asimmetrie:

Infatti molti vantaggi si possono avere in quanto si può enfatizzare di più un fascio muscolare con intensità maggiore rispetto ad un altro perché carente o asimmetrico. Questo livello di isolamento muscolare è raramente possibile se non veramente impossibile, in quanto il nostro apparato muscolare per mantenere stabilità e sincronia sfrutta la contrazione di più muscoli. (come ad esempio durante lo svolgimento delle distensioni su panca piana)

Spot reduction:

O dimagrimento localizzato è possibile su zone critiche come fianchi e addome che, con un semplice allenamento raramente si può ottenere, se non con tecniche particolari e alimentazione adeguata.

Infatti dette zone hanno scarsa circolazione sanguigna con conseguente ristagno di tossine, ritenzione idrica e scarsa azione di sostanze termogeniche. Con intensità costante e blanda almeno tre volte al giorno o tutti i giorni si può ottenere vasodilatazione con espulsione di tossine e ritenzione idrica, migliorando la circolazione sanguigna con maggior azione termogenica.

Da non eccedere con l’intensità per non incorrere in acidosi peggiorando e non migliorando la situazione.

Bisogna dunque allenarsi metodicamente in palestra e avvalersi di questi strumenti per migliorare le prestazioni fisiche senza esagerare o strafare per non distruggere le miofibrille o cadere in superallenamento, che in atleti “natural” è sempre in agguato.

Iniziare con intensità di stimolazione bassa per poi aumentarla gradatamente fino al punto di combinare le due metodiche di allenamento per raggiungere risultati ottimali.

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