Trovo inutile scrivere una prefazione per un atleta come Agnese, le sue foto già dicono tutto e le mie parole risultano superflue…lasciamo che sia lei a parlare:
Emanuele Pizzi: Da quanti anni sei nel mondo del Body Building? E qual’ è stata la scintilla che ha fatto scattare la passione?
Agnese Russo: Sono nel mondo dell’agonismo dal 2003, la passione per il bodybuilding è invece scattata invece qualche anno prima, sono semplicemente entrata in una palestra perché avevo voglia di mantenermi in forma e di evadere un po’ dai miei studi in ingegneria, e poi mi sono appassionata sempre di più a questo sport.
E.: Ti ricordi la tua prima gara? Prova a raccontarla
A.: La prima gara è stata nella primavera del 2003, praticamente presa dalla sala della palestra e messa sul palco. Ero piuttosto impacciata e intimidita a dire il vero, ma sono piaciuta e a me è piaciuto il palco.
E.: La più brutta gara alla quale hai partecipato? Quale gara ricordi in maniera particolare nella tua carriera?
A.: Difficile rispondere a queste domande, ogni gara mi ha regalato sempre tantissime emozioni, sia belle che brutte, e contemporaneamente, indipendentemente dal fatto che le abbia vinte o abbia avuto quello che pensavo di meritare o meno.
E.: Hai qualche gara in programma?
A.: Anche questa è una domanda cui è difficile rispondere, ho ricevuto la convocazione per i prossimi mondiali femminili IFBB, ma non ho ancora deciso se parteciparvi o meno. Ogni gara e ogni preparazione costa grossissimi sacrifici e non sempre ne vale la pena o è il momento giusto per poterli affrontare.
E.: C’è qualche persona che negli anni ti ha dato la forza o gli stimoli per continuare il tuo percorso nel Body Building?
A.: Sicuramente senza il mio compagno e trainer mi sarei fermata da un bel pezzo e non sarei arrivata ai livelli cui sono adesso, mi ha aiutata in tutto e per tutto, mi ha motivata e mi ha dato il meglio che poteva darmi. Un’altra persona a cui sono molto riconoscente è il presidente della mia federazione che mi ha sempre spronata a credere in me e a dare il meglio.
E.: Hai un episodio che ricordi piacevolmente nel mondo del Body Building?
A.: Tanti, forse di più le mie prime trasferte all’estero con la squadra nazionale, in cui ero più ingenua e genuina di adesso e mi godevo meglio lo spirito di gruppo, dopo le prime invece ho scoperto individualismo e rivalità inutili e ingiustificate che non vedevo prima.
E.: Un amico/a di gara? O che appartiene a questo mondo? Descrivilo/a
A.: Vorrei parlare proprio delle persone con cui ho condiviso la prima trasferta IFBB, Antonella, Rosita, Carla, Alice…..persone semplici, che hanno gareggiato all’estero prima di me quando la federazione italiana all’estero muoveva i primi passi e contava poco, e anche le atlete erano più semplici e meno sopra le righe, pur avendo ottenuto ottimi risultati, soprattutto per quei periodi.
E.: Cosa ne pensi del Body Building di oggi e quello di ieri?
A.: Sembro vecchia con queste risposte nostalgiche, ma mi piace di più quello di ieri, che io non ho nemmeno vissuto tra l’altro, ma quando mi capitano sotto gli occhi video di atleti di una generazione fa mi capita sempre di pensare: ma quanto erano belli ed eleganti, magari un po’ lisciotti per gli standard attuali, ma belli davvero.
E.: Il gruppo muscolare che più hai faticato a portare ai livelli attuali e con che routine l’hai allenato?
A.: Decisamente le spalle, le ho allenate in tutte le salse possibili!
E.: Il tuo miglior gruppo muscolare ?
A.: Credo le gambe.
E.: La tua attuale routine di allenamento?
A.: Tre volte a settimana circa 45 minuti, sia in preparazione gara che in off season, solo allenamento con i pesi, mai cardio (quello semmai lo faccio a spasso per vetrine. Di solito Lunedì: spalle-bicipiti-addominali, Mercoledì: dorsali-tricipiti-richiamo spalle-addominali, Venerdì: gambe complete-glutei-richiamo spalle-addominali. Metodi vari, in alcuni periodi cambio programma ogni due settimane.
E.: C’è qualcosa che rimpiangi del Body Building passato?
A.: Si come dicevo prima l’eleganza, il carisma….c’è un qualcosa che è andato perduto a favore di performance fisiche più estreme.
E.: Cosa consiglieresti ad un ragazza che entra in palestra oggi e vuole praticare questo sport?
A.: Di provare per divertirsi, mettersi alla prova e avere uno stimolo in più per migliorare la propria forma fisica, ma di non prendersi e non prendere il mondo dell’agonismo troppo sul serio.
E.: Qualche rimpianto?
A.: Boh, forse ho sbagliato qualche volta i modi e i tempi, probabilmente con il senno di poi avrei potuto fare meglio in diverse situazioni, però quando ero in gara il senno di poi non ce l’avevo ancora, ho dovuto fare i miei errori e le mie esperienze.
E.: Per il Body Building durante tutti questi anni che ti hanno portato a diventare la campionessa che sei a cosa hai rinunciato?
A.: Ho sempre cercato di rinunciare il meno possibile alle altre cose della vita, però quando si affronta una gara la fatica è tanta, la dieta molto spesso limita il sociale, non tanto per colpa di chi fa la dieta, ma di chi non la fa e non ha elasticità di capire…quindi qualche rinuncia di sicuro c’è e più di qualche cosa che passa in secondo piano, sono scelte, che però non si possono fare costantemente e a lungo, a volte bisogna invece rinunciare a gareggiare.
E.: In off season mantieni comunque una bf bassa oppure non ti preoccupi e pensi solo esclusivamente alla massa?
A.: In off season cerco di mantenermi sempre in buona forma, nei limiti del possibile perché comunque quando il fisico viene portato all’estremo per una gara poi ha bisogno di un periodo di riposo e il metabolismo richiede dei tempi fisiologici per riassestarsi. Questo ad esempio è uno degli aspetti che mi piace meno dell’agonismo, a me piace di più trovare il mio equilibrio, la mia buona forma, e mantenerla, gli sbalzi on e off season, per quanto piccoli nel mio caso, li tollero poco.
E.: Qual’è secondo te la miglior strategia alimentare e di allenamento per definirsi?
A.: Ognuno ha la sua e soprattutto ognuno ha la giusta accoppiata allenamento-alimentazione in base alla propria genetica e al proprio metabolismo e stile di vita. Ci sono tante strade perseguibili e la cosiddetta maturità atletica consiste anche nel trovare quelle più efficaci per noi.
E.: Che integratori preferisci in definizione ed in massa?
A.: In definizione uso solo le proteine in polvere a volte per comodità, un multivitaminico e il calcio, qualche volta ho usato dei drenanti e integratori di omega3.
E.: Che cosa ti ha insegnato il Body Building nella vita?
A.: E’ stato gratificante vedere come con disciplina e forza di volontà ho potuto cambiare il mio corpo, e come questo abbia costato e costi costantemente sacrifici…quando i miei pazienti vengono da me chiedendomi come si fa a ottenere un corpo scolpito io rispondo sempre: “intanto cominciamo a migliorare, poi il punto d’arrivo lo deciderai tu, perché strada facendo capirai qual’è il miglior compromesso per te tra ciò che puoi ottenere e i sacrifici che comporta”.
E.: Il tuo rapporto con il cibo? È solo un mezzo per plasmare il tuo corpo oppure ti piace la buona cucina?
A.: Il cibo non è solo nutrimento, penso che questo nessuno possa negarlo, poi si tratta di cercare il miglior compromesso per mangiare con gusto e tenersi in linea nello stesso tempo.
E.: Una frase o una parola che ti rappresenta
A.: Armonia.
E.: Un pensiero che ti porta spesso alla riflessione
A.: Continuare a gareggiare o appendere il costume al chiodo?
E.: Quando sei in vacanza riesci ad allenarti e stare a dieta?
A.: Sono una persona che si adatta facilmente e che ha le conoscenze scientifiche per potersela cavare ovunque e comunque in questo campo, se c’è in programma una gara a breve però i margini sono molto stretti allora bisogna programmare bene le cose e non sempre è possibile conciliare il tutto con una vacanza.
E.: Di cosa ti occupi attualmente?
A.: Ora faccio la Dietista e ho una mia linea di costumi da gara, in passato lavoravo in una azienda di telefonia come ingegnere.
E.: I tuoi progetti per il futuro?
A.: Boh? Quello di diventare dietista è realizzato da poco, adesso vediamo.
Personal & Wellness trainer e preparatore atletico
Emanuele Pizzi