Molte persone ignorano quali e quanti tipi di zuccheri esistano…..vediamo allora di fare un po’ di chiarezza.
Lo zucchero utilizzato comunemente per cucinare è denominato SACCAROSIO ed appartiene alla famiglia dei DISACCARIDI, ovvero vanta l’unione di una molecola di glucosio ad una di fruttosio; questo tipo di zucchero fornisce circa 4 kcal per grammo ed un suo uso smodato può condurre a varie patologie ( tra cui il diabete) in quanto ilsuo indice glicemico è molto elevato. Se noi ingeriamo dosi eccessive di saccarosio, costringiamo il nostro pancreas a lavorare in maniera eccessiva poiché con l’innalzamento della glicemia è proprio il pancreas a dovere produrre insulina per ripristinare un indice glicemico ottimale; provocando stress eccessivo e continuato al pancreas rischiamo che questo non riesca più a sopperire a queste impennate glicemiche causando appunto il diabete.
Recenti studi consigliano di non assumere più di 25gr di saccarosio al giorno (escludendo ovviamente quello contenuto negli alimenti).
Fortunatamente però, esistono zuccheri con un impatto meno elevato sulla nostra glicemia come il FRUTTOSIO o LEVULOSIO, un carboidrato presente nei vegetali (soprattutto nella frutta).
Il DESTROSIO o GLUCOSIO, appartenente alla famiglia dei MONOSACCARIDI è composto in forma semplice da una molecola di glucosio oppure in forma complessa da più molecole di glucosio, dando così vita ad AMIDI, CELLULOSA e GLICOGENO; proprio per questo la sua affinità al fegato è altissima ( infatti i depositi di glicogeno non sono altro che catene di glucosio).
Proprio per questa sua caratteristica è utilizzato da molti body builder nei giorni di “ricarica” durante diete lipolitiche come sostituto di pasta e riso. Quando le risorse di glicogeno epatico vengono esaurite, dosando opportunamente il destrosio avremo la certezza di ricaricare solo la quantità mancante senza accumulare grassi in eccesso.
In conclusione nella vostra alimentazione giornaliera evitate il saccarosio come dolcificante preferendogli il fruttosio ed utilizzate il destrosio per ricariche di glicogeno durante specifiche diete di preparazione alle gare.