L’allenamento funzionale

Oggi la novità nel mondo del fitness è l’allenamento funzionale. Stanno nascendo Trainer che si occupano di questo tipo di allenamento proclamando di aver inventato questo o quello.

Dall’altro lato c’è tutto il popolo dei bodybuilder e fautori del fitness e del wellness che cercano di capirlo o screditarlo. La domanda che più spesso viene posta da questi ultimi è: funzionale a che cosa?

La ragione come spesso accade sta nel mezzo. Partiamo dal dire che nessuno ha inventato nulla o quasi. L’allenamento oggi chiamato funzionale esiste da sempre. Dai lottatori di Pancrazio e gli atleti delle Olimpiadi dell’antica Grecia ai monaci shaolin in Cina, dalle popolazioni maya ai pescatori delle isole giapponesi. Tutti utilizzavano un tipo di allenamento e delle attrezzature che oggi rientrerebbero nel contesto del functional training. Solo a partire dagli anni ’60 con l’avvento del bodybuilding che guardava più all’ipertrofia rispetto all’atleticità della persona, l’allenamento è cambiato.

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E’ stato trasformato da un allenarsi a tutto tondo ad allenarsi in modo settoriale, dividendo i gruppi muscolari, aiutati anche dalla comparsa delle prime macchine isotoniche. Queste attrezzature permettevano di sviluppare i muscoli settorialmente, l’aspetto estetico del praticante migliorava e il tutto avveniva in totale sicurezza. Le macchine isotoniche infatti non sono assolutamente da demonizzare, in determinate casistiche possono sicuramente essere considerate utili. Riabilitazione, persone anziane o con problemi fisici possono sicuramente lavorare su questo tipo di attrezzature. Del resto tra poco e nulla, poco è sicuramente meglio. Dopo questa breve introduzione storica ritorniamo alla prima affermazione.

Funzionale a che cosa? Cerchiamo prima di capire cosa significa Funzionalità. Per funzionalità si intende la “capacità di rispondere perfettamente alle specifiche esigenze per le quali si è stati progettati”. L’allenamento funzionale interessa più aspetti della fisiologia e dell’anatomia del corpo umano, dato che per rispondere a specifiche esigenze vengono coinvolti il potenziamento, l’allungamento, la respirazione, il rilassamento e quindi un insieme di fattori legati all’allenamento.

E’ correlato all’allenamento dell’equilibrio, della stabilizzazione o della propriocezione. Un’attività che allena il “movimento” e includerebbe un tipo di attività che richiede la produzione di forza muscolare sia statica che dinamica. La capacità di essere consapevoli di come l’intero corpo, o una parte di esso è posizionata in ogni singolo momento nello spazio, deve essere sviluppata attraverso un allenamento specifico.

Essere forti non significa assolutamente essere funzionali! Un soggetto per ritenersi funzionale dovrebbe avere un mix di qualità che comprendono elasticità muscolare, mobilità articolare, forza, coordinazione, equilibrio, capacità di controllo del corpo nel suo insieme oltre che resistenza muscolare ed una buona capacità aerobica. Il classico e tradizionale allenamento che la maggior parte delle persone svolgono nella sala fitness non consente di raggiungere un buon equilibrio di tutte queste qualità.

“Successful training is intelligent training. Intelligent training is knowing the why of an exercise, as well as what and how” John Hawley (Director of High Performance Laboratory Sport Science Istitute of South Africa)

“L’allenamento con la miglior resa è un allenamento intelligente. L’allenamento intelligente è conoscere il conoscere il perchè di un esercizio allo stesso modo del cosa e come lo fai”.

Credo che ora la risposta siate in grado di darvela da soli………….

 

FTK Staff

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