Grand Prix One Way Fitness (6 giugno 2010)

Domenica 6 giugno 2010, presso il Palavicchi, via Ranuccio Bianchi Bandinelli, 130 (Ciampino zona industriale) – Roma alle ore 17:00, si terrà il Grand Prix One Way Fitness, qualificante per gli italiani IFBB.

Per info Gara Hotel convenzionati e biglietti: Giancarlo Scimeca – Tel. 06 53273258 – ore (10:00-13:00) (16:00-19:30). Sito web: www.onewayfitness.it

Massimo Venturelli

Che dire di Massimo…Per troppo tempo, a mio avviso, è rimasto fuori dalle scene, nonostante abbia avuto ed ha – tutt’ora – una forma fisica invidiabile.

Sono veramente contento che abbia deciso di ritornare alle gare e rimettersi in gioco, poiché lo ritengo un ottimo atleta: linee appartenenti alla old school, armonia, ottima definizione (che, oggi, molti atleti si scordano) e, per finire, un carattere eccezionale, una persona umile che prontamente ha risposto alla mia iniziativa di intervistarlo.

Rovistando un po’ nel passato agonistico di Massimo si vede come la cultura fisica abbia segnato la sua vita e come, nel tempo, ha saputo plasmare il suo corpo. Se dovessi raffigurare la parola “Culturismo” – ben diversa dall’abusato termine “Body Building”- beh…Massimo ne sarebbe un degno rappresentante.

Eccovi l’intervista:

Emanuele Pizzi: Da quanti anni sei nel mondo del Body Building? E qual’ è stata la scintilla che ha fatto scattare la passione?
Massimo Venturelli: Quest’anno a giugno saranno esattamente 32 anni che pratico il bodybuilding….preciso che nel 1978 si usava ancora il termine culturismo e la mia prima palestra era in un semplice garage e attrezzata solo di pesi e bilancieri.
Premetto che fin da ragazzino ero un ammiratore dei fisici possenti e muscolosi e divoravo fumetti dei super eroi,ma la scintilla che mi fece decidere di andare in palestra scattò quando mi feci una lussazione ad una spalla giocando a calcio e quindi dopo 20 giorni di fasciatura dovetti fare una riabilitazione e fu proprio un amico a portarmi in palestra e da quel momento lasciai il calcio per la palestra.

E.: Ti ricordi la tua prima gara? Prova a raccontarla
M.: La mia prima gara fu un campionato piemontese A.I.C.A.P. gareggiai solamente perché mi convinsero i proprietari della palestra (garage).
Ero molto agitato e uno dei motivi fu il fatto che andai a fare questa gara senza sapere cosa avrei dovuto fare infatti prima di quel evento non ebbi mai avuto l’occasione di vedere una gara!…Comunque andò bene feci un 2° posto nelle piccole taglie dietro ad un eccellente Pino Lo Surdo.
In quell’occasione vidi per la prima volta gente “grossa” e conobbi il mito di allora Piero Venturato che pur essendo mio coetaneo era già proiettato a livelli internazionali.

E.: La più brutta gara alla quale hai partecipato?
M.: Gare brutte? Non ricordo… perché se a volte ho colto delle insoddisfazioni di classifica la mia filosofia mi ha sempre fatto superare l’episodio dandomi lo spunto per migliorarmi.

E.: Quale gara ricordi in maniera particolare nella tua carriera?
M.: Le gare che ricordo di più in particolare sono sempre state legate al risultato oppure al luogo di patecipazione.
1984 Brescia 1° cl. Campionato Nord Italia (piccole taglie) A.I.C.A.P.
1987 Roma 1° cl. Campionato Italiano A.I.C.A.P.(piccole taglie) A.I.C.A.P.
1987 Atene 2° cl Campionato Europeo W.A.B.B.A. (piccole taglie)
1988 Guadalupa 6° cl. Campionato del Mondo W.A.B.B.A (posto da favola…un paradiso terrestre!)
2000 Acqui Terme (AL) 1° cl. Campionato del Mondo W.P.F. (pesi medi)
….ecco queste sono le gare che ricordo di più

Nella foto Massimo Venturelli alla sua prima gara nel 1981, Torino – Campionato Piemontese A.I.C.A.P. 2° classificato

2000, Acqui Terme – Campionato del Mondo W.P.F. 1° calssificato cat. pesi medi

E.: Hai qualche gara in programma?
M.: Quest’anno mi rimetto in gioco con lo stesso entusiasmo di quando ero ragazzino e siccome compierò 50 anni mi preparo per il Campionato del Mondo W.A.B.B.A. (over 50)

E.: C’è qualche persona che negli anni ti ha dato la forza o gli stimoli per continuare il tuo percorso nel Body Building?
M.: In questo lungo percorso sono molte le persone che mi hanno sostenuto e anche sopportato,in primis i miei genitori (in particolare il mio caro papà che non c’è più… lui non voleva farlo vedere ma era il mio primo fans)…ora ho una compagna fantastica che mi aiuta nell’alimentazione….mi ritengo molto fortunato! grazie Laura!

E.: Hai un episodio che ricordi piacevolmente nel mondo del Body Building?
M.: Un episodio che ricordo volentieri è stata la vittoria al Campionato del Mondo. Questo traguardo l’ho colto quando avevo già 40 anni…tutti lo sapevano meno io……ma è stato bello per questo!…e pensare che volevo partecipare solo negli over 40, ma quando mi presentai al peso furono i giudici stranieri a convincermi a fare anche la categoria dei pesi medi.

E.: Un amico di gara? O che appartiene a questo mondo? Descrivilo
M.: Ho molti amici di gara conosciuti nel tempo un amico/rivale è stato Pino Lo Surdo…in seguito il grande Sauro Burnelli di Bologna poi Diego Martines, io ho sempre avuto un carattere tranquillo e socievole e dicono che questo è un mio pregio e mi faccio volere bene da tutti….a livello internazionale Thierry Pastel grande atleta di colore che forse i giovani non conoscono.

1985, Padova – Campionati Italiani A.I.C.A.P. 2° classificato; in ordine da sinistra a destra Massimo Venturelli, Pino Losurdo, Vinicio Rinaldi e Gaetano Audace

E.: Cosa ne pensi del Body Building di oggi e quello di ieri?
M.: Il livello di sviluppo muscolare di oggi chiaramente è portato ad avere uno sviluppo muscolare notevole ma ahimè lasciatemelo dire questo va a discapito della linea e le vite da vespa che si vedevano una volta. Il bodybuilding che ho conosciuto io aveva degli obiettivi diversi e diversi erano i canoni estetici. Forse l’opinione pubblica accettava di più il culturista di allora.
Una volta per accedere ad un campionato regionale dovevi fare una selezione detta esordienti e piazzarti pure bene e poi entrare nei primi 3 al regionale per accedere ai nord Italia e a sua volta entrare nei 3 per partecipare agli italiani…..ricordo gare in cui gli atleti non stavano tutti nel palco e venivano presentati in 2 manche.

E.: Il gruppo muscolare che più hai faticato a portare ai livelli attuali (in gara) e con che routine l’hai allenato? Il tuo miglior gruppo muscolare?
M.: I miei punti deboli sono sempre stati i tricipiti e dorsali e ho faticato molto a portarli in simmetria con il resto mentre i pettorali e le spalle crescevano subito. Nella mia carriera ho provato vari sistemi di allenamento ma alla fine dei conti il segreto è stata l’intensità ciclizzata ed il tempo……

E.: La tua attuale routine di allenamento?
M.: La mia attuale routine prevede:

lunedì: pettorali, bicipiti, addominali

martedì: quadricipiti, polpacci

mercoledì: aerobica 40′

giovedì: femorali, spalle, addominali

venerdì: dorsali, tricipiti, addominali

sabato: aerobica 40′

E.: C’è qualcosa che rimpiangi del Body Building passato?
M.: Del bodybuilding del passato rimpiango l’entusiasmo della gente nel partecipare alle gare e la grande solidarietà dei concorrenti tra di loro….ho conosciuto campioni e professionisti affermati molto più umili di qualche nostro campione regionale.

E.: Cosa consiglieresti ad un ragazzo che entra in palestra oggi e vuole praticare questo sport?
M.: Dovessi consigliare ad un ragazzo che si accinge ad iniziare gli allenamenti in palestra gli direi subito che la palestra è per tutti ma il bodybuilding no, nel senso che chiunque può praticare la palestra, ma il bodybuilding non è per tutti e per fare questo a parte l’entusiasmo e i buoni propositi devi essere baciato anche da madre natura, poi di affidarsi ad un buon preparatore e ascoltare solo ed esclusivamente i suoi consigli e non lasciarsi confondere le idee da altri pareri.

E.: Qualche rimpianto?
M.: Non ho nessun rimpianto rifarei tutto quello che ho fatto fin’ora….forse pensandoci bene rimpiango il fatto che i miei primi 5 anni di allenamento sono stati molto empirici, nel senso che allora ci si allenava con metodi per sentito dire o rubati da qualche rivista del settore commettendo anche molti sbagli ed è per questo che io ritengo che le nuove generazioni siano molto più fortunate della nostra.

E.: Per il Body Building durante tutti questi anni che ti hanno portato a diventare il campione che sei a cosa hai rinunciato?
M.: Per arrivare dove sono arrivato chiaramente ho fatto molte rinunce, ma questo fa parte del gioco per esempio andare ad un matrimonio a 15 giorni da una gara e farsi fare un menù a parte (ho fatto anche questo)… comunque non mi sono mai lasciato mancare nulla, la mia filosofia di vita mi fa sempre pensare che comunque viviamo una volta sola e bisogna saper valorizzare i piaceri della vita ed io sono una buona forchetta e amo la buona cucina!

E.: Qual’è secondo te la miglior strategia alimentare e di allenamento per definirsi?
M.: Io penso che non ci siano molte strategie per definirsi questa è una particolarità molto legata all’individuo e al suo metabolismo io personalmente negli anni 80 ero famoso per la definizione estrema che portavo in gara. Chiaramente passano gli anni e il metabolismo cambia e devo stringere di più la cinghia, ma ho notato che il mio metabolismo risponde ancora bene nonostante l’età.
Durante l’off season mi piace molto l’idea della dieta a zona , mi trovo bene e in salute e mangio solamente la domenica, mentre in on season passo ad una iperproteica classica….diciamo abbassando notevolmente i carboidrati.

E.: Che integratori preferisci in definizione ed in massa?
M.: Io non sono un grande consumatore di integratori, comunque quelli che prediligo sono le proteine in polvere neutre che io poi correggo con fruttosio, lecitina di soia e magari un po di nescafè.
Altri integratori:

Glutammina
Supradyn
Vit C tard
Polase e mag. 2 solo in on season

E.: Che cosa ti ha insegnato il Body Building nella vita?
M.: Il bodybuilding mi ha insegnato molto, tanto da diventare la mia filosofia di vita.
Per anni è stata anche la mia occupazione principale avendo posseduto nel tempo ben 3 palestre.

E.: Il tuo rapporto con il cibo? È solo un mezzo per plasmare il tuo corpo oppure ti piace la buona cucina?
M.: Il mio rapporto con il cibo è da vero amatore della buona tavola e quindi quando posso non disdegno mai qualche bel piatto prelibato della nostra cucina italiana…e avendo vissuto molti anni da single sono diventato anche un ottimo cuoco! Nonostante ciò quando sono in preparazione la mia dieta diventa ferrea molti mesi prima della competizione.

E.: Una frase o una parola che ti rappresenta
M.: “la calma è la virtù dei forti”

Massimo durante un esibizione

E.: Un pensiero che ti porta spesso alla riflessione
M.: Un pensiero che mi balena spesso in mente e mi fa riflettere è il fatto di quanto l’essere umano con tutta la sua intelligenza non sia degno di essere considerato tale. Ogni giorno i massmedia ci bombardano con notizie assurde di mamme che uccidono figli, di figli che uccidono genitori, guerre dette “sante” che si combattono per non si sa cosa, animali in via d’estinzione per colpa dell’uomo, ambienti ed ecosistemi completamente distrutti dall’inquinamento…..questo mi turba molto e mi chiedo cosa dovranno vedere ancora i nostri figli.

E.: Quando sei in vacanza riesci ad allenarti e stare a dieta?
M.: Quando sono in vacanza dipende da quanti giorni devo rimanere nel posto, io comunque mi fermo al massimo una settimana e non di più quindi se posso cerco una palestra dove poter allenarmi, mentre la dieta per un periodo la mettiamo da parte!

1989, Il Mr Olympia approda in Italia a Rimini e la Technogym allestisce una palestra all’aperto

E.: Di cosa ti occupi attualmente?
M.: Attualmente il mio lavoro è cambiato infatti svolgo un servizio di portineria e centralino telefonico presso un ospedale. La pratica del bodybuilding mi ha reso anche più sicuro di me stesso e forgiato nel carattere diventando molto paziente e tollerante con il prossimo. Io penso che il vero bodybuilder lo si vede solo quando sale sul palco e si leva la camicia…naturalmente intendo caratterialmente.

E.: I tuoi progetti per il futuro?
M.: Progetti per il futuro tanti, ma il primo in questo momento a parte la gara è il sistemarmi definitivamente con la mia nuova compagna sperando che vada sempre bene come in questo momento e crescere bene con principi e valori mio figlio più piccolo Roberto di 11 anni che sta attraversando la fase critica pre-adolescenziale. Il più grande Thomas non mi preoccupa è un ragazzo d’oro con la testa sul collo ha quasi 23 anni ed è al 3° anno di università alla facoltà di farmacia.

M.: E’ stato un piacere rispondere a queste domande e spero di essere stato abbastanza esaudiente.
E.: Il piacere è stato mio!

Grand Prix dei Sassi (29 maggio 2010)

Sabato 29 maggio 2010, presso la Tensostruttura (rione serra rifusa) – Matera alle ore 19:00, si terrà la quinta tappa del Grande Slam Tour: il Grand Prix dei Sassi, giunto alla sua quarta edizione.

Per info Gara: M° Giovanni Marraudino – Tel. 329/9647013 & Prof. Pierluigi Borgia – Tel. 333/9215513 Sito web: www.nbbui-grandeslam.com

Gran Prix “Il Golfo 6” (23 maggio 2010)

Domenica 23 maggio 2010, presso il palazzetto dello sport a Cupello – Vasto alle ore 19:00, si terrà la sesta edizione del Gran Prix “Il Golfo”.

Per informazioni e prevendita: Tel. 347/4197221 – Michele / 347/3181223 – Francesca

Ritmi biologici e adattamento all’esercizio

Come discusso precedentemente, un importante risvolto dell’allenamento è quello dell’adattamento e quindi dei ritmi derivati durante tale condizione.

È risaputo che il corpo cerchi di divenire sempre più efficiente nel svolgere un lavoro, attraverso l’utilizzo della minor quantità di tessuto muscolare possibile per realizzarlo.

In effetti, per costruire nuovo muscolo, dobbiamo trovarci in presenza di uno stress inusuale, ossia, di un programma di allenamento diverso da ciò che il nostro organismo è
abituato ad eseguire normalmente.

La ragione per cui il corpo diviene così resistente e riluttante a guadagnare nuova massa muscolare (questo diventa particolarmente vero negli atleti avanzati) è data dal fatto che è in grado di stabilire un bioritmo basato sugli stimoli e le risposte che ne derivano. Il nostro organismo è in grado di imparare velocemente a riconoscere uno dato stimolo come “tipico” (ad esempio allenarsi al momentaneo cedimento muscolare ogni “x” giorni per “Y” serie). Se il ritmo (omeostasi) non viene disturbato o forzato verso nuovi livelli, cioè oltre a ciò che è tipico, come ad esempio raddoppiando il volume o la frequenza, o provando nuovi esercizi, nuove attrezzature, o metodologie di lavoro, ci sono poche ragioni, per il nostro organismo, di cambiare, e quindi, aumentare la massa muscolare.

Lenti aumenti dei carichi di lavoro, per esempio, diventano progressivamente inadatti al fine di condizionare la crescita di nuova massa muscolare. Il primo adattamento organico al lavoro con i pesi si concreta generalmente in un miglioramento delle capacità neuromuscolari di attivazione delle catene muscolari allenate e utilizzate in un dato movimento.

Quindi, se non viene creata nuova massa muscolare da allenamento ad allenamento e tuttavia
progrediamo attraverso l’incremento della forza muscolare, questo significa che stiamo assistendo all’instaurarsi di un nuovo ritmo (adattamento) oppure abbiamo
raggiunto il nostro massimo potenziale genetico, accompagnato da migliori capacità neuromuscolari.

Il cambiamento dei ritmi costituiti richiede uno stimolo estremamente forte e inusuale, come ad esempio un aumento del volume, allenarsi più frequentemente o duramente (se non ci alleniamo già fino al momentaneo cedimento muscolare).

E’ importante inoltre notare che dal momento che l’alterazione sia della dieta che dell’allenamento può influenzare i nostri bioritmi, come ad esempio le nostre capacità di recupero locale e sistemico, diviene necessario considerare sia le influenze positive che quelle negative quando stendiamo il nostro piano di lavoro. Parlando di esercizio, l’aumento in volume può essere benefico per indurre crescita muscolare, ma
dobbiamo tenere presente che se è mantenuto troppo a lungo potrebbe portarci velocemente ad una situazione di sovrallenamento. Messo in un altro modo, se la domanda diventa troppo grande per troppo tempo, ciò che ne potrebbe derivare è il progressivo deterioramento dell’organismo.

Dovrebbe quindi essere chiaro, a questo punto, che esiste un’importante differenza tra ciò che può essere tollerato per brevi periodi di tempo e ciò che invece può essere tollerato per lunghi periodi.

Concludendo, per portare il nostro organismo a nuovi livelli di adattamento è necessario variare i nostri schemi di lavoro attraverso metodologie che aumentino i livelli di stimolo (aumento della domanda totale) in modo da forzare i muscoli a rispondere attraverso la loro crescita, o il sistema cardiovascolare a diventare più efficiente.

Allenarsi sempre nello stesso modo risulta essere insufficiente, dal momento che il corpo su lunghi periodi di tempo si adatta inesorabilmente a qualsiasi schema fisso.

Articolo tratto dal mio libro: ” L’intensità applicata alla scienza dell’esercizio “
Enrico Dell’olio,
Personal Trainer & Heavy Duty and Nutritional Expert

DOMS: il dolore del giorno dopo

Quante volte siamo alla ricerca di nuovi esercizi, di nuove routine di allenamento o escogitiamo modi e tecniche per congestionare i nostri muscoli in modo da distruggerli il più possibile?

Tutto questo perché per noi è importante e fondamentale far si che il giorno dopo o dopo due giorni accusiamo quei dolori che altrimenti non gratificherebbero la fatica fatta durante il nostro allenamento.

Ma che cos’è realmente questo dolore?

L’indolenzimento o il dolore muscolare del giorno dopo detto anche , “DOMS” (Delayed onset muscle soreness) non è nient’altro che un dolore muscolare che si presenta tra le 14 e le 72 ore dopo un’intensa attività muscolare. E perché di questi dolori? Questi dolori, (fastidiosi per il neofita body builder invece ben apprezzati dai veterani) limitano i movimenti a causa del dolore che provocano e anche per una riduzione dell’escursione articolare. Questo fenomeno è molto frequente nei soggetti fuori allenamento, ma è presente anche in quelli che, pur molto allenati, si cimentano come accennavo ad allenamenti insoliti e diversi dal solito congestionamento muscolare.

Tessuto muscolare striato in sezione trasversale

La causa del DOMS è comunemente stata attribuita a un deposito di acido lattico nei muscoli, ma questa affermazione non è corretta; l’acido lattico, per il suo stesso ciclo metabolico, ad attività muscolare terminata non può permanere nel circolo sanguigno per più di qualche minuto e questo permette che, successivamente, esso venga in larga parte smaltito anche a livello muscolare, nel giro due o tre ore. È stato consolidato che questi dolori sono micro-lacerazioni del tessuto muscolare dovute a contrazioni muscolari “eccentriche”, giustificate e prodotte da un’origine metabolica e bio-meccanica. Questi dolori solitamente scompaiono dopo 2, 3 o 4 giorni dal nostro workout, ma possono protrarsi anche fino a 6 o7 giorni e oltre, raggiungendo il culmine del dolore intorno al secondo ed il terzo giorno successivo all’allenamento. I fattori che accentuano questo fenomeno sono sia più svariate tecniche di allenamento sia fattori di carattere nutritivo.

È riscontrato che chi ha una dieta ricca di carboidrati, quindi un pompaggio muscolare superiore rispetto a chi è in deplezione di glicogeno muscolare, i dolori siano più accentuati. È normale quindi, in fase di definizione muscolare che la ricerca del DOMS sia più difficoltosa. Comunque sia con i muscoli indolenziti consiglio sempre il recupero e quindi non allenare mai un gruppo muscolare se fa ancora male. Questo perché proprio in questa fase, detta anche di “SUPERCOMPENSAZIONE”, il nostro muscolo (e non solo), migliora le proprie caratteristiche in funzione dell’allenamento eseguito.

Allenare i muscoli mentre vi è l’effetto DOMS oltre a prolungare il dolore avvertito, sarà ulteriormente più lungo anche il recupero. Per alleviare i dolori del giorno dopo è stato spesso consigliato di fare stretching. Io sconsiglio invece questo tipo di rimedio poiché un allungamento in fase di ripristino delle lacerazioni da contrazione muscolare non fa nient’altro che riaprire queste “ferite positive” in fase di recupero muscolare.

Cosa fare allora per questi dolori?

APPREZZATELI E RISPETTATE IL RECUPERO DEI MUSCOLI, VUOL DIRE CHE AVETE ESEGUITO UN BUON WORKOUT!

Roberto Eusebio
Campione nazionale assoluto di body fitness

Federico Focherini

Come molti che oggi praticano culturismo anch’io, tanti anni fa, rimasi affascinato da Arnold Schwarzenegger…Ed è stato proprio lui che ha fatto nascere in me l’amore per il Body Bodylding!

Quando poi, credo circa più di dieci anni fa, vidi Federico Focherini in televisione ad un puntata del Maurizio Costanzo Show, rimasi folgorato da quel fisico granitico ed elegante allo stesso tempo…Da allora decisi che il Body Building doveva essere per me uno “stile di vita”.

Mi documentai su Federico Focherini il quale, proprio in quel periodo, si era aggiudicato il titolo assoluto di Mr. Universo. Federico ha sempre avuto un fisico incredibile ed è sempre stato un eccezionale posatore, anzi, direi “IL POSATORE”per eccellenza. Le sue routines, sia quelle di ieri che quelle di oggi, riescono sempre ad ammaliarmi…Federico riesce a condensare in pochi minuti un livello di arte ed esibizione che raramente si vede nel Body Building.

Federico Focherini, “Fochero” per gli amici, ad ogni sua routine attira l’attenzione del pubblico; ed infatti, durante il suo posing, ho sempre visto e sentito un gran numero di sostenitori.In lui vedo la bellezza estetica di questo sport, quella – per intenderci – della vecchia scuola (ormai scomparsa per dar vita ad osceni ventri dilatati e caricature di esseri umani), ma con un qualcosa in più. Ciò che più mi è dispiaciuto e che, ancora oggi, non riesco a capire è perché uno stato come l’Italia, senza entrare nei particolari, abbia preso Federico a pesci in faccia, “obbligandolo”, in poche parole, a trasferirsi in Sud Africa.

Fochero, sei stato per me fonte di grande ispirazione, ma so che lo sei stato anche per molti altri body builders italiani. La tua tenacia verso il Body Building, nonostante tutte le avversità, è eccezionale! Averti potuto fare questo domande è stato, per me, un grande onore.

Veniamo, ora, all’intervista:

Emanuele Pizzi: Da quanti anni sei nel mondo del Body Building? E qual’ è stata la scintilla che ha fatto scattare la passione?
Federico Focherini: Gareggio ogni anno dal 1986.
Forse quando da piccolo mio padre mi portò al circo e vidi gli “uomini dorati”,ai miei occhi culturisti, rasati,dipinti d’oro che si muovevano su dei cubi nel mezzo dell’arena. Forse non erano niente in tutto,ma per gli occhi di un bambino erano enormi,plastici,irreali!!!!!

E.: Ti ricordi la tua prima gara? Prova a raccontarla
F.: Riccione 1986,Regionali Emilia Romagna WABBA. Avevo solo addominali e i femorali,però avevo biondi lunghi capelli con tanto di ciuffo. Ero juniores e non entrai in finale…..giustamente!!!

E.: La più brutta gara alla quale hai partecipato?
F.: Senza dubbio alcuno il GP 2 Torri 2009 dove sono stato messo 7° e ho avuto la sensazione di essere stato completamente accantonato e dimenticato. Non ero al top della forma perché la settimana prima ero stato malissimo per una gastroenterite paurosa presa qua in Africa. Però non mi è piaciuto il trattamento. Comunque non polemizzo,la prossima volta sarò meglio!

E.: Quale gara ricordi in maniera particolare nella tua carriera?
F.: Quando ho vinto il Mr.Universo Assoluto a Birmingham nel 1996. Voluto a tutti i costi il titolo di categoria ma inaspettato quello Assoluto.

https://youtu.be/h97IS15szNM

E.: Hai qualche gara in programma?
F.: Per la terza volta consecutiva vorrei fare i campionati nazionali Masters Sudafricani IFBB a Durban il 1-2-3-4 settembre, Muscle Evolution IFBB a Cape Town e i mondiali Masters IFBB con la nazionale sudafricana.

E.: C’è qualche persona che negli anni ti ha dato la forza o gli stimoli per continuare il tuo percorso nel Body Building?
F.: Senza mia madre non sarei andato da nessuna parte. Gli stimoli li ho trovati solo dentro me stesso. Se aspettiamo gli altri a darceli è finita!!!

E.: Hai un episodio che ricordi piacevolmente nel mondo del Body Building?
F.: Tanti,non riesco a menzionarli tutti. Forse quando Bill Pearl mi fermò a Essen e mi fece i complimenti per avere vinto l’Universo l’anno prima. Me lo ricorderò per sempre. Sono gioie impagabili. Preferisco un complimento da un campione di quel bodybuilding “mitologico” che uno dai tanti assurdi ed impresentabili campioni di oggi.

Mr. Universo Birmingham UK 1996

E.: Un amico di gara? O che appartiene a questo mondo? Descrivilo
F.: Tanti, Martines e Tamarri, Galeazzo, ecc…..con Tamarri abbiamo fatto decine di gare ,diviso gioie, dolori e fatte e dette tante cazzate!!!! Massimo Spattini forse sopra tutti!!!

E.: Cosa ne pensi del Body Building di oggi e quello di ieri?
F.: Ieri era un raggiungere un traguardo a cui molti ambivano ed era visto con rispetto, oggi è considerato al limite della legalità, veniamo appena prima dei pedofili e degli zingari in una scala di persone da evitare…., è fuggito dai più e non ha il fascino di una volta. Non solo in Italia,anche all’estero è messo male. Qua in Sud Africa è meglio, come da noi 15 anni fa, ci sono ancora quelle rivalità semplici di una volta.

nella foto in ordine da sinistra a destra: Salvatore Solimeno, Federico Focherini, Leo Caminotto e Ricky Ramazzina

E.: Il gruppo muscolare che più hai faticato a portare ai livelli attuali e con che routine l’hai allenato?
F.: Bèh, ora come ora il mio corpo è ben poca cosa. Ho provato di tutto per ogni muscolo. Il problema è che ho subito 24 interventi chirurgici e ho sempre dovuto allenarmi non al 100% delle mie possibilità a causa dei dolori o per evitare peggioramenti.

E.: Il tuo miglior gruppo muscolare?
F.: Credo di non averli, forse addome, ma non credo sia un granché. Almeno meglio delle mie povere braccia!!!!!!

E.: La tua attuale routine di allenamento?
F.: Il grande Gianni Niro mi sta dando consigli preziosi, anche perché dopo la mia assurda condanna il mio stato nervoso fisico è sprofondato per qualche tempo. Con i suoi consigli ho riiniziato da zero, da esercizi e tecniche per ristimolare la forza esplosiva ristimolando quindi i nervi che non davano più impulsi sufficienti ai muscoli, specialmente alle spalle e alla schiena alta. Fra qualche settimana inizierò ad allenarmi più da culturista e meno da pesista.

E.: C’è qualcosa che rimpiangi del Body Building passato?
F.: Sì, certo, ne ho già parlato prima. Soprattutto la passione che va scomparendo. Bèh, te lo credo, non c’è più un solo motivo valido per gareggiare in Italia. Tutto è contro ai ragazzi che vogliono salire su un palco.

E.: Cosa consiglieresti ad un ragazzo che entra in palestra oggi e vuole praticare questo sport?
F.: Prima di tutto gli consiglierei di non gareggiare mai!!! Gli spiegherei quello che nessuno ormai spiega nelle palestre. Esercizi base, evitare le macchine, diventare un maniaco della esecuzione dei movimenti, da qui iniziare con le tecniche di forza. Ma gare….mai!!!!

E.: Qualche rimpianto?
F.: Tanti, troppi, la mia vita è fatta di errori e di atrocità che mi sono capitate. Forse, agonisticamente parlando, l’incidente stradale nella nebbia che mi fece saltare i tricipiti 8 giorni prima del mio debutto Pro IFBB all’Ironman 1998. Quel mattino avevo ricevuto il biglietto aereo da Panatta. Ero al top della mia condizione fisica. 113 kg (veri,non “romani”) veramente tirato. Da allora sono andato sempre più calando, con la sola parentesi discreta del 2002.

E.: Per il Body Building durante tutti questi anni che ti hanno portato a diventare il campione che sei a cosa hai rinunciato?
F.: Ho rinunciato a cose che già non mi interessavano prima ancora di iniziare. Non sono una persona sociale, non mi interessa del sapore del cibo che mangio, se non stessi all’interno di una palestra sarei di sicuro in un posto in cui non mi interessa stare. Quindi non si può parlare di rinunce.

E.: In off season mantieni comunque una bf bassa oppure non ti preoccupi e pensi solo esclusivamente alla massa?
F.: Sono sempre stato asciutto fuori gara. Forse anche perché non sono mai riuscito a diventare grosso davvero, ma anche perché detesto quei bodybuilders che si trasformano in otri d’acqua durante l’off-season. Bisogna avere un buon fisico tutto l’anno, non solo grosso intendo.

E.: Qual’è secondo te la miglior strategia alimentare e di allenamento per definirsi?
F.: E’ difficile dirlo in assoluto, siamo tutti diversi. Di solito una dieta 3 giorni proteine e grassi no carboidrati e 1 giorno senza grassi, con molti carboidrati provoca un trauma al tuo corpo che provvede ad accelerare il metabolismo. 3+1 è un buon inizio per iniziarsi a tirare veramente.

E.: Che integratori preferisci in definizione ed in massa?
F.: Di solito non sono un divoratore di integratori. Dopo l’allenamento assumo 60g Proteine Isolate, 60 g Vitargo e 20g Glutammina. Di solito on-season.

E.: Che cosa ti ha insegnato il Body Building nella vita?
F.: Disciplina e rispetto!!!! Il rispetto non lo conosce più nessuno!!!! Pure qua in Sud Africa!!!!

nella foto Federico Focherini mette il mallo a Flex Wheeler Pro IFBB all’Hungarian GP (Budapest Hungary 2000)

E.: Il tuo rapporto con il cibo? È solo un mezzo per plasmare il tuo corpo oppure ti piace la buona cucina?
F.: Già risposto. Non ho più sapori nella lingua da quando Claudia è morta!!! Non so come mai ma è così davvero!!!

E.: Una frase o una parola che ti rappresenta
F.: Ohhh, non sono così importante e, meglio, non credo di essere così importante da poter avere una frase che mi rappresenti!!!!

E.: Un pensiero che ti porta spesso alla riflessione
F.: Il mio unico pensiero, un monolite che grava sulla mia testa direi, è il perché sono stato rovinato e derubato di tutto dal mio Paese senza che una cosa sia mai accaduta. Capisco essere accusato e condannato per cose non commesse….capita spesso in ogni parte del mondo, ma essere accusato e condannato per una cosa che non è mai capitata è veramente devastante!!!!!!! Sarebbe troppo lungo e triste dilungarmi sulla vicenda di Claudia. A nessuno è mai interessato nulla che io avessi perso Lei e nessuno ha capito perché ho dovuto perdere tutto per nulla.

Federico Focherini e Claudia Bianchi

E.: Quando sei in vacanza riesci ad allenarti e stare a dieta?
F.: Non ci vado mai in vacanza, non me lo posso permettere. Sempre a dieta e mi alleno sempre. Se non mi alleno impazzisco!!!

E.: I tuoi progetti per il futuro?
F.: Rimanere in Sud Africa e riprovare per l’ennesima volta a rifarmi una vita. Una volta all’anno vorrei rientrare in Italia per trovare mia madre e mia sorella (suora di clausura), gli amici che adoro e, se potrò e se ce la farò, risalire sul palco del 2Torri. Solo per rivedere gli amici e risentire quel calore della gente che mi manca tanto.

Hartbeespoort South Africa

FEDERICO FOCHERINI, sito web: http://www.federicofocherini.it/

Ricordando i campionati italiani FIACF-IFBB all’Ariston nel 1992

Ariston di Sanremo… e pensi ad una inconciliabile realtà del velluto rosso della sala canora più famosa d’Italia con il mallo di noi atleti, troppo scivoloso e indelebile, molto indelebile.

Il mallo in un atleta rimane in molte maniere, non ultima quella del ricordo olfattivo che rievoca passato e presente, sogni e situazioni.

Il mallo in un atleta rimane in molte maniere, non ultima quella del ricordo olfattivo che rievoca passato e presente, sogni e situazioni. Il profumo di mallo, nei suoi ricordi e nel presente, ha inebriato Dennis Giusto che per organizzare il Campionato Italiano IFBB 2010 ha voluto il salotto buono d’Italia, quel gioiello della sua cittadina che è il Teatro Ariston della Famiglia Vacchino.

Lo ha voluto perché da ragazzino, diciotto anni fa, a giugno del 1992, vi era stato spettatore. Allora la sua Federazione si chiamava FIACF e organizzò Bruno Debenedetti di Savona, ma la famiglia era sempre quella: conduttore del pregara Carlo Teani, in prima fila il Presidente Patron IFBB Franco Fassi con signora, fotografie di Gian Marco Pagliai e sul palco, tra i tanti nomi citandone solo alcuni (e scusandoci con i non citati): Mauro Ranieri, Loris Ferrarese, Salvatore Sabatelli, Stefano DiPaoloantonio, Antonino Lupo, Cristiana Casoni, Gabriella Di Tursi, Raffaella Sorbello, Walter Minetto, Alberto Iaboni, Consuelo Rota, Annamaria Albano, Patrizia De Bei, Gabriella Guenzi, Livio Manganelli, Bruno Trilocco, Pierluigi Carapelli, Giuseppe Lanza, Leo Caminotto… e tanti accompagnatori, fan e familiari.

Si sa, quando vengono i migliori ospiti vogliamo riceverli nel salotto buono. Il bodybuilding e i suoi campioni sono gli amici e i fratelli di passione di me e di Dennis, organizzatori del 2010, e sulle note di un sogno di prestigio, ci impegnano a ridare, 18 anni dopo, voce al grande bodybuilding.