Il piano alimentare “Warrior Diet” è stato ideato da Ori Hofmekler e si basa su una struttura molto semplice e intuitiva: l’alimentazione ciclizzata tra 2 fasi.
Queste 2 fasi sono:
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- fase 1 – sottoalimentazione (della durata di circa 20 ore)
- fase 2 – sovralimentazione (per le restanti 4 ore)
Ad una prima analisi questa dieta lascia decisamente perplessi, infatti si scontra (e non poco) con tutte le nozioni base della dietologia moderna ovvero:
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- controllo delle calorie
- pasti frequenti e bilanciati
- evitare pasti abbondanti la sera (la fase di sovralimentazione di fatto è un unico pasto serale-notturno)
L’autore giustifica questo tipo di approccio usando come punto chiave il nostro livello di evoluzione come “cacciatori/raccoglitori”. Di fatto dal punto di vista fisiologico il nostro corpo non ha subito grossi cambiamenti da quando l’uomo ha smesso di vivere di caccia e raccolta.
FASE 1: Sottoalimentazione
Durante la prima parte della giornata sono consentiti pochi alimenti, per lo più di origine vegetale, semi e proteine semplici. Tutti cibi poco impegnativi per il nostro apparato digerente. Questo ha lo scopo di facilitare la detossificazione dell’organismo (che non stressato dai frequenti pasti ha più risorse per questo compito).
Inoltre il prolungato (ma controllato) stato di sotto-alimentazione innesca processi fisiologici come l’aumento della sensibilità all’insulina, e un maggiore produzione di ormoni anabolici per contrastare lo stato di “carenza di risorse” e sfruttare al meglio le poche presenti.
FASE 2: Sovralimentazione
Dopo la Fase 1 il corpo si ritrova svuotato di risorse e in una condizione di massima sensibilità ai nutrimenti. Questa particolare condizione (ottenibile appunto tramite la sotto-alimentazione controllata) fa in modo che la grande quantità di nutrimenti introdotta durante la sovralimentazione non vada persa ne “stoccata” come grasso (complice anche il basso livello di insulina). Durante questa fase non esiste particolare vincolo alla tipologia di cibo da assumere ne alla sua quantità. Il tutto viene “gestito” in base a 3 semplici regole:
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- iniziare il pasto principale con cibi dai sapori più “leggeri” per passare poi a quelli più “forti”
- includere il maggior numero di sapori, colori, aromi, consistenze possibili nel pasto
- mangiare fino a sazietà o quando lo stimolo della sete è maggiore di quello della fame
Logica e Scienza
A supporto della sua dieta l’autore cita numerosi studi e ricerche.
Nel suo libro e sul website ufficiale (entrambi indicati tra i riferimenti di questo articolo) è possibile trovare maggiori informazioni in merito. Alcuni dei punti chiave nella logica a sostegno di questo tipo di alimentazione sono:
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- l’aspetto evolutivo nella fisiologia umana
- la correlazione e la ciclicità tra anabolismo e catabolismo (entrambi meccanismi necessari al corretto funzionamento del nostro corpo)
- la correlazione fra fattori di stress e adattamento (come sotto alimentazione e produzione di GH)
- differenza fra digiuno e sottoalimentazione (spesso fonte di equivoci in relazione a questo tipo di dieta)
RIFERIMENTI
“The Warrior Diet” by Ori Hofmekler
http://www.warriordiet.org
Davide Canalia (Staff Bodytraining.it)